giovedì 6 agosto 2015

CASTRO DEI VOLSCI, FR. (A Casctre!)

dal mio libro: Paesologo per caso (Volume I)



Domenica 25 novembre 2012

Castro dei Volsci (Fr). 

https://www.youtube.com/watch?v=HaB_ZVGsSyQ&feature=youtu.be


  • Nel mio ostinato peregrinare per lavoro lungo tutte le strade della provincia di Frosinone e di Latina l'altro giorno sono arrivato a Castro dei Volsci, un paesone di 5.000 abitanti, messo a metà strada tra Ceprano e Amaseno. A ...Casc'tre, come si dice in dialetto ciociaro stretto. Il paese vecchio, quasi un presepe, sorge su un'altura dalla quale il centro storico si annuncia da lontano, trionfante, a gran voce, quasi consapevole della sua bellezza, da qualunque parte il visitatore arrivi, da ciascuna delle tre strade d'accesso: da sud-est; da nord o nord-est, che sia. In basso l'abitato nuovo di Madonna del Piano che si sviluppa tutta su un'arteria principale piena di attività commerciali. In meno di un chilometro ho contato 4 gioiellerie, un barpasticceria, una pescheria, un negozio di bomboniere, una macelleria, una cartolibreria, un distributore di benzina, 59 una macelleria, un'edicola, l'immancabile filiale di una grande banca, perfino un compro-oro e altro ancora che non ricordo. Castro dei Volsci è il paese natale di Nino Manfredi. Mi piace ricordare che la mia terra, la Ciociaria, ha dato i natali a un bel pezzo del cinema italiano del dopoguerra: a Sora è nato Vittorio De Sica e a Fontana Liri Marcello Mastroianni, entrambi i paesi non troppo lontani da qui. Quello che mi ha colpito più positivamente di Castro e che voglio pubblicizzare a gran voce, oltre al fermento mattutino e al via vai ininterrotto di persone e automobili lungo il decumano in leggera salita, è la brillante iniziativa di una giovane imprenditrice locale che è tornata a Castro da Roma per l'ideazione, la progettazione e la costruzione del primo albergo diffuso di tutta la Ciociaria. L'albergo diffuso si differenzia dall'albergo convenzionale perchè invece di avere le stanze tutte racchiuse in un unico edificio, si radica in orizzontale e si diffonde su tutto il territorio del paese. Questa particolare forma d’ospitalità ha tutti gli elementi classici di un albergo come: la reception, la hall, il ristorante e naturalmente le stanze. Però essendo sviluppato particolarmente per piccoli centri storici o borghi antichi, queste parti dell’albergo sono dislocate. Così le varie unità vengono ricavate in diverse case vecchie, spesso piene del loro fascino, preservandole e recuperandole da un abbandono certo e dal conseguente degrado, valorizzandole con un minimo sforzo e rendendole suscettibili di produttività economica allo stesso tempo. L’ospite si trova, così, inserito in un contesto architettonico, culturale, sociale già esistente, 60 diventando un residente a tutti gli effetti, ma senza rinunciare ai moderni comfort: un bagno privato, l’aria condizionata, il panorama sul paesaggio circostante o l'accesso diretto al centro storico. Si può decidere di intraprendere da Castro un lungo ed interessantissimo itinerario nella Ciociaria. Scegliendo di perdersi in un mondo dove passato e presente si incontrano e convivono in perfetto equilibrio ed in una rara armonia. Vi consiglio caldamente di iniziare e terminare il vostro itinerario nella Ciociaria Felix proprio a Castro dei Volsci. E di non lasciarla senza aver effettuato una visita al museo storico e un breakfast per gustare i migliori prodotti tipici. Siamo nel territorio della Mozzarella di bufala di Amaseno D.O.P. e non sarà difficile trovare lungo la strada che costeggia il corso del fiume Amaseno uno o più caseifici dove farne una buona scorta. Io personalmente preferisco la mozzarella di bufala di Amaseno a quella omonima della Terra di Lavoro perché ha un gusto molto più raffinato, meno aggressivo al palato. Tutto merito delle erbe sottili, verdi, fragranti e profumate delle dolci colline ciociare. La Ciociaria Felix con le sue bellezze architettoniche, paesaggistiche, storiche è anche un grande serbatoio di usi, costumi, ricordi, memorie, tradizioni. Dobbiamo riscoprire la "paesologia" che qui esisteva e che abbiamo colpevolmente dimenticato; i paesi sono l'anima e la spina dorsale della nostra nazione, un'anima che va preservata, conservata e custodita gelosamente, come ...una coppa di latte appena munto che non si vuole versare, a nessun costo.

Nessun commento:

Posta un commento