sabato 25 ottobre 2014

uno stralcio del mio nuovo libro: Una vita, un romanzo.

"Un bel pomeriggio presto, era la fine di settembre, mentre studiavo per preparare l'esame di Storia del Diritto Italiano, mi chiamò al telefono il delegato provinciale della DC e mi chiese se volevo partecipare a un corso di formazione politica che il partito regionale aveva organizzato a Rieti.
Avevamo due posti e potevo portare con me un amico.
Saremmo stati ospitati per una settimana in un convento cistercense, su un monte che domina la città dall'alto.
Dissi subito di si. Telefonai ad Erasmo, che all'epoca era il mio braccio destro, e nemmeno dopo un'ora partimmo da Formia, col treno alla volta di Roma.
A Roma avevamo appuntamento con una cinquantina di altri studenti. Ci saremmo spostati a Rieti col pullman. 
Anche quella fu un'esperienza entusiasmante e mistica al contempo.
Per una settimana vivemmo come frati, immersi in un'atmosfera cenobitica ma piacevolmente surreale.
Mangiavamo nel refettorio dei frati, zuppe preparate con gli ortaggi coltivati nel loro orto.
Ricordo che al mattino presto del nostro primo giorno di permanenza, mentre ancora dormivamo ognuno nelle propria cella, fummo svegliati, dalle note dolci delle Quattro stagioni di Vivaldi.
E quella sarebbe stata la nostra sveglia per le mattine successive.
Dopo colazione, iniziava la nostra giornata.
La mattinata era tutta occupata dalle lezioni di Diritto Pubblico e di Diritto Amministrativo. Una vera manna per me che studiavo legge.
Poi a pranzo nel refettorio, coi frati.
Un po’ di riposo postprandiale e ancora lezioni nel pomeriggio.

Dopo cena, una capatina in un pub al centro di una città che ricordo ben tenuta e con qualche bel posto da visitare, ma tutto sommato sonnacchiosa.

Nessun commento:

Posta un commento