venerdì 31 agosto 2012

La magia del pane appena sfornato.



"...Oggi, a più di quarant’anni di distanza da quei giorni felici, dove stavano le fiorenti attività delle Sorelle D’Alessandro resta solo uno stabile disabitato. Ironia della sorte, è stato restaurato da poco.  E restano pure due saracinesche ossidate.
Si vede bene che da allora nessuno le ha più sollevate.
Tuttavia se, passando da quelle parti, mi fermo un momento, chiudo gli occhi, e mi concentro per bene, ancora riesco a sentire gli odori che annusavo nell’aria quando avevo dieci anni.
E se quello che dico vi sembra strano - tanto strano da faticare a credermi - se vi capitasse di passare di là, provate a fare lo stesso anche voi.
Fiutate nell’aria.
Se avrete un po’ di fortuna, anche voi riuscirete a sentire l’odore del pane caldo, appena sfornato che, quelle donne hanno messo fuori - a raffreddare sui vecchi graticci di canne."

(Quello che avete letto, se lo avete letto, è l'excipit del racconto: "Piccola storia n.2 - Le sorelle D'Alessandro, tratto dalla mia raccolta di racconti paesologici: "Le stagioni della lattaia" - "Il racconto breve della donna che mesceva il latte con altre sette piccole storie")

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