martedì 22 marzo 2011

Vino consigliato: Falanghina V.T. I.g.t. di Telaro.

Una volta ci sono quasi arrivato in mountain bike, avevo sbagliato strada, ovviamente.
La zona è non molto lontano da casa.
Io abito a Coreno Ausonio, in provincia di Frosinone (amo dire che vivo nella Bassa Ciociaria).
E' l'ultimo paese a Sud della provincia: ci separa dalla provinvia di Caserta solo Castelforte.
Poi è subito Garigliano.
Sulla pianura svetta ancora il grande globo bianco della Vecchia Centrale Atomica.
Ebbene, sulle pendici del vulcano spento di Roccamonfina, in località Galluccio, sempre provincia di Caserta, nell'alta Terra di Lavoro di pasoliniana memoria, l'azienda vinicola dei fratelli Telaro è ormai una solida realtà in campo enologico nazionale e produce uno dei miei vini bianchi preferiti.
La Falanghina a Vendemmia Tardiva Roccamonfina I.g.t. (fatto con un vitigno di falanghina per il 90%+Sauvignon il resto; i grappoli vengono raccolti a fine ottobre se non inizio novembre).
Gran vino, fresco, saporito e abbastanza corposo; nella coppa da degustazione si presenta trasparente e limpido, di un bel colore giallo canarino carico; all'assaggio testimonia di sapori spiccati di frutti bianchi: mela, pera, albicocca e sentori di belle essenze floreali; sembra leggero ma ha grande persistenza e finale interminabile.
Un vino bianco sontuoso ed elegante.
Io lo preferisco, servito fresco ma non troppo freddo, ad accompagnare la pizza, una semplice margherita con mozzarella di bufala o anche una
che supporti condimenti più elaborati e sapidi.
Ottimo rapporto qualità-prezzo: che in tempi di crisi non è mai male.
 Buona Falanghina!

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