sabato 26 marzo 2011

150° ANNIVERSARIO DELL'UNITÀ D'ITALIA.

Il tema del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia non mi appassiona più di tanto, anzi.
C'è, in giro, troppa retorica e troppo poco realismo; troppa falsità e troppo poca voglia di "unire" veramente questo paese, profondamente diviso dalle ideologie (ma non erano morte?), dal gap economico tra Nord e Sud, dalla partitocrazia, dalla corruzione, dalla criminalità, et alia.
Avevo preparato questa "cosa", intenzionato a partecipare al Concorso Nazionale organizzato dall'Amm.ne Com.le del mio paese,.
Ma ho dimenticato la scadenza dei termini d'iscrizione e ora la pubblico sul mio blog.
Mi pareva simpatica.
Sebbene, mia moglie, che certe volte pare la mia peggiore detrattrice, sostenga che ho plagiato l'idea di una pubblicità di qualche lustro fa, del mio amico creativo Pino Parente (ricordate quella dei pneumatici: "vabbene signor perchè?")

(Da un popolo a una nazione)
"Il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia spiegato a mio figlio.

"Papà, papà, cos'è un anniversario?
Un anniversario è la ricorrenza annuale di un avvenimento degno di memoria.

Sembra una cosa importante?
Si, Antonio, è una cosa molto importante.
E un 150° anniversario, invece, cos'è?
Vuol dire che sono passati 150 anni da quell'avvenimento degno di memoria che si vuole celebrare.
E, immagino, che 150 anni siano tanti: io ne ho solo otto e tu, che sei vecchio, ne hai più di 50. Pensa allora a 150...!
Grazie per il vecchio!
Certo, che sono tanti 150 anni: corrispondono esattamente a un secolo e mezzo.
E considera, che raramente le persone raggiungono un secolo d'età.

Senti, papà. E cos'è l'Unità d'Italia?
Questa è una bella domanda.
L'Unità d'Italia è l'Italia unita, fatta Nazione, fatta Stato unitario.

E cos'è un popolo?
Un popolo è l'insieme di persone che condividono le stesse tradizioni e la stessa cultura; parlano la stessa lingua e abitano sullo stesso territorio.
Quindi il popolo italiano siamo noi, tutti quelli che conosci e anche quelli che non conosci ma che abitano in Italia.

E cosè una nazione?
Una nazione sono tutti gli individui che sanno di essere legati da una tradizione storica, linguistica, culturale e religiosa comune.

Adesso cerco di spiegarti tutto insieme: Popolo, Nazione, Unità.
Un Popolo ha bisogno di una Nazione.
Una Nazione ha bisogno di un Popolo.
Un Popolo e una Nazione, per essere forti, hanno bisogno di Unità.

Fu proprio così che, intorno alla metà del 1800, Camillo Benso Conte di Cavour, un signore che guidava il governo del Regno Sabaudo, si fece portavoce di un gran numero di intellettuali che auspicavano un riscatto politico, economico e sociale dell'Italia dopo secoli di asservimento alle potenze straniere.

Diverse guerre si combatterono, ma quella decisiva fu la Seconda Guerra d'Indipendenza, che, con la spedizione dei Mille al sud, guidata da Giuseppe Garibaldi e la discesa dal nord dei Piemontesi, guidati personalmente dal Re Vittorio Emanuele II°, riuscì ad unificare gran parte della penisola italiana. Lo stivale.
La proclamazione del Regno d'Italia avvenne nel 1861.
Da quel momento, ogni anno si celebrà l'Unità d'Italia.

Ascolta papà. E cos'è il tricolore?
Il tricolore è la bandiera italiana.
Tre colori: verde, bianco e rosso.
Ed è nato quasi 70 anni prima della nostra nazione.
Appare per la prima volta il 14 novembre del 1794, come semplice coccarda appuntata sugli abiti dei patrioti nella sommossa di Bologna.
Era talmente bello che l'hanno subito adottato come bandiera.

E perchè hanno voluto metterci proprio quei tre colori?
Beh! A me piace pensare che li abbiano scelti per i motivi che Giosuè Carducci, un famoso poeta italiano, spiegò nel suo discorso di Reggio Emilia, tenuto nel 1897, proprio nel 1° Centenario della nascita del Tricolore
il bianco rappresenta la fede serena alle idee che fanno divina l'anima nella costanza dei savi;
il verde rappresenta la perpetua rifioritura della speranza a frutto di bene nella gioventù de' poeti;
il rosso la passione e il sangue dei martiri e degli eroi”.

Belle parole, vero Antonio?
Solo i grandi poeti possono scriverne di così belle.

Papà, papà, ma se ci hanno messo tanto impegno e tanta gente e morta per creare l'Italia, perchè adesso vogliono dividerla?
E dove l'hai sentita questa sciocchezza?
Ci sono dei signori con la cravatta verde che lo dicono sempre.
Parlano anche di se, se, se...ce...ssio...ne.
Di secessione?
Si! Di secessione.
Papà, che cos'è la secessione?
E' il contrario dell'Unità.
Antonio, ascolta. Non dare retta: sono solo voci, nient'altro...
Nessuno permetterà mai che si separi l'Italia, tanto faticosamente, Unita.
Godiamoci questa bella festa e non pensarci più."

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