lunedì 14 febbraio 2011

Bruno Vespa gioca a fare J.L.Borges.

Chi si fosse imbattuto nella rubrica che Bruno Vespa cura sul settimanale  mondadoriano Panorama, dal titolo (evocativo ed autocitativo) "Fuori Porta", e l'avesse letto, avrà certamente notato la grande equità ed equidistanza con la quale l'autore si pone nei confronti delle ultime vicende processuali e private del Premier (quel signore, cioè, che gli fornisce quotidianamente pane e companatico).
Già dal titolo si capisce dove si vuole andare a parare:

"Non ci si può scandalizzare per le leggi ad personam e non accorgersi che contro Berlusconi si fanno processi ad personam". (sic! ndr.)

Ma la chiusura è un vero capolavoro di prosa dialettica: ricorda il miglior Borges, la cui opera omnia il Grande Sughero sicuramente conosce a menadito:


"Il nostro personale pensiero sulle modalità con cui Berlusconi gestiva le proprie serate di spensieratezza è assai severo, se non altro per la qualità di molte ospiti. Ma quì parliamo d'altro. Quì c'è un indiscutibile conflitto ai massimi livelli tra i Poteri dello Stato e l'Ordine Giudiziario. E l'analisi delle mosse della Procura di Milano rende trasparente  il duello tra processi ad personam e leggi ad personam. 
E' piuttosto sgradevole scandalizzarsi delle seconde trascurando completamente i primi".

Mi limito a due sole considerazioni personali:
1) non ho mai sentito Bruno Vespa schierarsi apertamente, nè in Tv nè sulla carta stampata, per stigmatizzare le bislacche abitudini personali e gli amorali stili di vita di Berlusconi, nè di chiunque altro.
Proprio questa sua "neutralità" svizzera gli ha fatto guadagnare (da Biagi o da Pansa, ora non ricordo bene) l'appellativo di "Grande Sughero".
Chiè il grande sughero? E' uno che riesce ad attraversare le ere e le tempeste riuscendo sempre a stare a galla.
E, delle due l'una, o è un sughero o uno ...stronzo: le uniche due cose che galleggiano.
Sospetto seriamente che Biagi o Pansa abbiano voluto usare un eufemismo.

2) Contrapporre leggi ad personam a processi ad personam non sarebbe accettabile da nessuno, figuriamoci da chi governa e si pregia di definirsi il "miglior statista degli ultimi 150 anni" (Sic!).
Vespa, invece, sembra candidamente sostenere che chi s'incapriccia, come i PM di Milano, di mettere sotto processo Berlusconi dovrebbe aspettarsi, come sua legittima e giusta reazione le leggi ad personam: una specie di legittima difesa, insomma.
INAUDITO!

E questo personaggio ancora imperversa sulla TV pubblica.
IN GALERA, DOVREBBE ANDARE; A SCONTARE UNA PENA  ...PER APOLOGIA DI REATO!



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